venerdì 18 giugno 2010

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Self Publishing with YUDU

venerdì 28 maggio 2010

//,

Sbircio

Una spirale blu
Dimentica la sua tensione,
Orbitando
Sulle mie labbra screpolate,
E s'affloscia
Nei contorni di luce,
Spezzati,
Da una finestra.

Credimi,
Se inspiro forte
Anche le nuvole di Torino.
Non ho capito ancora
Che s'innaffiano di cemento
E che nel risvolto
Di un via vai,
Non posso mettere radici.

Onde di carta bruciata,
Perla e nicotina.
La città orizzontale
Pare un rubinetto,
Che perde
Tutte le sue grazie
Ben tornite
A colpi di rotonda.

Il grande neon di Porta Pila,
Trappola per zanzare
Accesa sotto pelle,
Finchè c'è movimento,
Finchè la febbre sale,
Nell'acqua stagnante,
Tra i binari del 4
Che corre disperato.

M'illudo
Di tornare ma non esisti
Che in insegne
Indecifrabili.
E nel serpente del
Cottolengo,
Ingoi quello che ti
Fa più male.


Da leggere usando come sottofondo Beth Quist - Taqsim (in tutta la sua lunghezza)

giovedì 27 maggio 2010

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Valzer Di Barriera

Sputo al vetro, controvento,
Che stronzo oggi
Colpirò?
Mi giro intorno,
Gira anche il sole,
Si gira la mia faccia offesa.
Tre, uno, due
Metri di mafia nera,
Valzer di Barriera.
Compro oro in periferia
Proprio dove il cemento
Incontra l’umido
Inceder denso di capi chini
Come incenso,
Se troppo basso vai
Nell’osmosi dei pensieri.
Tre, uno, tre
Sono a posto così!
Ma dipende da dove arrivi
Non dove vai.
Valzer della sera
Sguardi di lamiera
Ti vendono
Anche quello che perderai,
Evaporando,
Undici passi troppo in là.
Undici, cinque, otto, sei, zero
Aspettative…
Chiamo, se a rispondere
Sei tu,
Probabilmente non capirò.
Sonagli e fortini
Di umanità,
Interrompono a volte
Questo delirio,
Il valzer di Barriera
E’ una vetrina che, giuro,
S’infrangerà.


Da leggere usando come sottofondo The Jealous Girlfriends - Organs On The Kitchen Floor (in tutta la sua lunghezza)

sabato 22 maggio 2010

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Alla Sinistra Del Padre

Alla sinistra del Padre
Stanno gli agnelli,
E ridesti nel sezionarne a decine.
Ridesti come una bimba allo zoo
Che chiede zucchero a velo
Da portarsi in pieno volto
Per parlare con le bestie
Come le bestie tamburelli le nocche
Su gabbie di cemento, nè il vento ti scuote
Né ti da noia, lo sferzare del tempo che
Si mangia la carne finchè non restano
Che fiammelle avvizzite come ostie.
In fiamme alla sinistra del Padre
Sorge la luna. Ti cullerà
La sua falce acuminata,
Grondando malizia su un mondo avaro che muore,
Affogato nel debito
Che s’aggruma nero nei suoi polmoni,
Che si abbarbica fiero alla fine dei giochi.
Oh falce di luna, tu che dondoli i piedi in scarpine
D’ossa, che ciondoli alle fermate dei bus
Dalle orecchie degli impiccati
Di terra, alla terra, nella terra
Ho gridato per la tua carne
Da violare per venirne allora violati
Ed assorbiti in una vagina mai stanca
Ermafrodifa come il desiderio
Muove le sue zampe consunte
Alla sinistra del Padre!

Da leggere usando come sottofondo Behemot – At The Left Hand Ov God (dal minuto 04’16’’ al 05’10’’)

domenica 11 aprile 2010

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Capitano

Sferza il grecale con rabbia salsa.
Calcare, vomito d'inverno
Brucia come una spugna
Di rimorso sparsa,
Ed inchiodata a me
E' gelido oro nero.
Ch'è morto nemmeno se ne cura,
Stringendo a conchiglia i pugni
Per tenere forte a mente
Lo sciabordio di quell'onda
Che arriccia e mai, nel respiro
Del Mare, si livella.

venerdì 9 aprile 2010

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Liberaci Dal Male

E liberaci dal male,
Dalla gogna del badge
Morso a tratti.
Liberaci dai torsi di giornale.
Liberaci dall'invidia
Per i binari non morti, addormentati,
Dalle caviglie dei preti,
Da chi calza se stesso,
Ogni volta diverso
E chi, identica supplica di cartone
Al semaforo ogni giorno alza.
Liberaci dalla preoccupazione,
Dall'autocommiserazione,
Dalla cultura, dall'informazione.
Liberaci dalla necessità
Di scrutare, come vele
Il vento migliore,
E se il primo alito non basta,
Liberaci pure dai cordami.
Cadere.
Per ere.

mercoledì 7 aprile 2010

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Sempinverno

Sacrificio mi farei,
Per far di ogni tuo bacio
Pira ardente;
E coricandomi esser terra,
Ocra stesa che in porpora s'incupisce,
Nel languore di Novembre.
Nel tremore delle Pleiadi,
Lascio una scia nell'aria
Perchè tu possa raggiungermi.