lunedì 19 novembre 2007

Lente Hiemare

Alberi Spogli

Colma di fredda aurora
Langue la piana,
Inchiodata tra vedove
Madonne di paglia,
Ma nei campi segnati
Da rughe vetrose,
Sbocciano scheletrici
I palmi dei gelsi.

Come necrotiche
Urla di una terra ferita,
Suturata di brina,
Come mani innalzate,
Ad un tagliente
Ed avaro cielo di vetro,
Stringono, infine,
La loro questua di bora.

1 commento:

M.S. ha detto...

Grazie per aver visditato il mio blog. Belle poesie, ti invidio. Io ci ho provato in passato, ma con risultati disastrosi!
Tornerò a trovarti presto. Ciao!