venerdì 2 aprile 2010

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Rugginuda

...E rispecchiati in me, Io sono la Luna,
Sono l'acciaio
Che attrae in fondo alle rupi.
Abbracciati a me, Io sono la bora,
Che al Golfo toglie la pelle.
Sei stata carena in un porto di nebbie,
E non negare che
L'essere abrasa dai tempi,
E lo scrostarsi, inesorabile,
Della patina di stelle,
Tu non l'abbia, in fondo,
Desiderato.
Ed adesso,
Riammesso nel mondo
Con cipiglio selvaggio,
Mentre le pietre s'allisciano,
Taccio.

2 commenti:

marina ha detto...

mi piace, una poesia scabra, impetuosa ma "pensata", dove ogni elemento della natura è carico di simbolismi
marina

Le Spie di Ancient Legion ha detto...

questo prevalere di suoni raspati, ma ki era a bordo della nave? sn i fantasmi ke ti animano? devi essere una persona affascinante
adesso m segno il tuo blogghino e lo condivido
^^ Ele