mercoledì 21 novembre 2007

Lux Dolorosa

Luce

Son quiete le tende,

Non si gonfiano ancora
Sulle ali bramose dell'ora
In cui la bruma amoreggia,
Attraverso le imposte,
Col mio tossire scheggiato.
Dove sei tediosa luce,
Non ti sento strisciare
Con la tua mela invitante,
La mia bocca l'anela,
Anche se altro non sei
Che un surrogato posticcio
Dei suoi baci dispersi
Come la sabbia che, grigia,
Riempie, l'inutile fondo di
Una clessidra infranta.

2 commenti:

daventi ha detto...

luce quanto ci aiuta?
a volte non la vorremmo per nascondere la realta ma quando nonc e manca piu di tutto il resto
bella questa!
buona giornata

Anonimo ha detto...

quando il desiderio di luce fomenta la speranza del giorno, la notte poi sfuma. Nell'anelare alla luce c'è più vita che nella vita stessa.
Decisamente viva.
Piaciuta

Irene L.