mercoledì 12 marzo 2008

Sub Humano Grave Sunt

Martellare
k
Martellare di un mondo stravolto,
Dove gli angeli son ferro ritorto;
Ed incurante di chi riempie la tazza
Ogni mattina, svettare la china,
Salutando dai boccaporti, stormi di
Chiodi: graffiano il cielo, non
Vedi che linfa bavosa bagna le vele?
Martellare l'uomo d'intorno
E, per saggiarne la tempra, un sadico
Affetto vi s'infrange in scintille
Di fucina, di stelle, incolonnate al
Casello. Non pago e non torno,
Nè passo la mano: non pago mi accascio
Sul piano, dove rimbomba il tuono.

1 commento:

daventi ha detto...

molto musicale...

buona giornata